martedì 27 novembre 2012

(a) eliminazione tour

chissà se un giorno potrò aggiungere qualche foto a questo post, spero di sì. al momento le uniche foto che ho scattato io sono custodite in un rullino che ho dimenticato a milano insieme alla macchina fotografica e al telefono. questa dimenticanza è stata solo l'ultima di una serie di "crolli" che hanno caratterizzato il mini-tour dello scorso fine settimana: il primo a cedere è stato lollo, o meglio la sua gola. già quasi afono prima del primo concerto, a monzambano, ha perso del tutto la voce il giorno dopo, quando abbiamo suonato al panenka di bologna. nel frattempo peggioravano le condizioni della mano di frank, che provava un cerotto dopo l'altro per cercare di convincere il suo dito medio a non cadere. alla fine ha usato il nastro adesivo.

al terzo giorno mi sono auto-eliminato io, partendo per milano e lasciando che i quattro babalini potessero tornarsene a roma a godere un meritato pomeriggio di riposo. man mano che si avvicinava l'ora del concerto al magnolia, però, iniziavo a perder pezzi: voce ormai baritonale e mal di testa non mi consentivano di far pronostici su come sarebbe andato il concerto. il fatto che fossi reduce da tre ore di sonno non aiutava. arrivato al magnolia verso le 22, ho constatato che in effetti un po' di gente c'era. un'ora e mezza dopo, quando sono salito sul palco, ne era rimasta forse metà della metà. per fortuna si trattava della gente che mi interessava: ugo, tati, emi, stefano, mattia. l'ennesimo concertino per pochi intimi che non si capisce perché io debba farlo su un palco quando potrei farlo a casa di uno di loro ma vabbeh, così va. e mi sono anche divertito.

senza foto, tanto vale accontentarsi di un documento sonoro:

mercoledì 14 novembre 2012

la spezia (non quella di dune)

foto fatte con la digitale e due obiettivi a cui ho collegato un filtro rosso e uno giallo.







la serata direi che è andata bene, anche grazie all'ospitalità dei ragazzi dell'arci origami (che vi consiglio di visitare se passate da la spezia). due plus non da poco: la cucina dell'origami è vegetariana; nel locale non c'è una tv ma tanti giochi da tavolo; e le freccette!

domenica 11 novembre 2012

mercoledì 7 novembre 2012

quasi dieci anni fa

per motivi un po' spammosi (argh) ma in realtà anche perché sono senza vergogna, ho deciso di tirar fuori dall'hard disk una roba quasi inaudita, cioè abbastanza inedita, ovvero quattro canzoni registrate a maggio del 2003 con la formazione che aveva da poco suonato in "che succede quando uno muore" (CSQUM per gli amici), primo disco della neonata aiuola dischi, scaricabile gratis e ormai quasi esaurito in forma di CD.

il motivo per cui sta roba non è mai stata udita da orecchio umano, a parte quelli che l'hanno ascoltata in diretta a radio popolare network in quel preciso momento, è immediatamente comprensibile da chi avrà l'ardire di lanciare lo streaming da bandcamp adesso che l'ho pubblicata: fa schifo. e non tanto la qualità della registrazione, che definirei decente se non fosse che il fonico dimenticò di inserire la tastiera di marco nel mix - non si sente mai tranne che in un pezzettino di ferie mentali, dove forse rientra da un altro microfono; quanto perché io non avevo la più pallida idea di cosa stavo facendo.

la baracca regge sostanzialmente perché lawrence va dignitosamente a click, devor lo segue in modo abbastanza ordinato e sindy fa un onesto lavoro da operaio della chitarra sotto analgesici. frenziss in realtà se la cava benino anche lui. no, davvero, c'è un motivo per cui sta registrazione nun se po sentì e quel motivo sono io. il titolare del gruppo e l'unico rimasto insieme a devor. e tutto ciò la dice lunga sul perché stiamo ancora a racimolare i concerti a 150 euro di rimborso spese, forse, ma mi fermo qui perché poi la gente mi dicono che mi butto giù e non c'ho autostima e che non è vero e blablabla.


perché il regalo sia più completo vi ci metto anche qualche foto di quella trasferta a milano, motivata più dal dover suonare al rolling stone la sera successiva che non dal live in studio a radio popolare. e ringraziate che non esistono documenti sonori della data al rolling stone perché quella sì fu da pelle d'oca. e non in positivo.






martedì 26 giugno 2012

assurdo

abbiamo suonato a barcellona, io e lollo e tom, alle cucine mandarosso, in centro, dopo la partita dell'italia, quella vinta ai rigori. abbiamo suonato bene, credo, per quel che ricordo.

io la partita non l'ho vista, ma non perché non mi importasse; a me del calcio frega notoriamente nulla, ma se l'italia avesse perso, ci pensi a suonare subito dopo davanti a quelli (molti dei quali italiani) che erano venuti a vedere la partita?

a dire il vero non so come impostare questo post, post-concerto, post-partita, post-viaggio. come tour manager credo di aver fatto meno schifo del solito, ma per meriti non miei: pietro (il ragazzo che ci ha invitato a barcellona e pagato il viaggio) è la sintesi della miglior ospitalità meridionale. e cucina benissimo. e pranzo e cena li ha pagati lui. e ha una fiat 500 nera con la quale ci ha scarrozzato per mezza città. 

non so che disastro avrei dovuto combinare per dare a tom e lollo la possibilità di lamentarsi. 

ovviamente un mezzo disastro c'è stato, ma proprio sul finale. arriviamo in aeroporto alle 4 per imbarcarci alle 6. alle sei e mezza veniamo sbarcati di nuovo in aeroporto perché l'aereo si è rotto (o era già rotto, boh). l'aereo successivo, quello che ci porta a roma, parte alle 12. nessuno di noi tre ha chiuso occhio perché finito il concerto siamo rimasti in centro con pietro e altri amici a gironzolare e sbevazzare, fino a quando non si è fatta ora di prendere il taxi. guidato da un signore dell'ecuador con il quale lollo ha parlato per 25 minuti. 

e che alla fine ha deciso che la nostra banda si chiamava babalotta.

tom e lollo muoiono sulle durissime panche del gate. io mi faccio un secondo cappuccino e resto seduto, occhi sbarrati, senza nemmeno ascoltare l'ipod, fino a quando non ci fanno salire sul secondo aereo. ovviamente poi ieri notte ho dormito dodici ore. 

e comunque abbiamo suonato a barcellona. assurdo.

lollo seduto a un tavolo delle cucine mandarosso.
in attesa di mangiare l'ottima cena.
i fuochi in cielo (e i petardi in strada) ci hanno tenuto compagnia
per tutta la prima notte. merito di san juan, il santo patrono.
anche la sera in cui siamo arrivati abbiamo suonato. a questa festa.
hanno dovuto interrompere la musica tunz tunz per noi. ma poi hanno
interrotto noi per rimettere la musica. a quanto ci hanno detto la festa è finita
alle nove del mattino. e il padrone di casa già dormiva.
oltre al ristorante, pietro (a destra mentre lava i piatti) ha anche una pasticceria
insieme a roberta (a sinistra). che tra le altre cose disegna vestiti e fa foto.
il mandarosso pastis
tom, barcellona e l'ukulele




mercoledì 6 giugno 2012

palazzi



fatta con la diana, negativo fotografato controluce con la canon e il tutto aggiustato in lightroom

lunedì 28 maggio 2012

crederci

è tutto sparpagliato e non ci si capisce molto. prepariamo live sempre diversi, che poi vanno come vanno perché non potrebbero andare diversamente, con poche prove dietro e tanta incertezza davanti. questa volta sarei tentato di mettere solo qualche foto e amen, ringraziare di nuovo chi ho già ringraziato di persona e amen. pensare ai prossimi live che andranno come andranno, alle canzoni nuove che non si sa quando registreremo e a chi le manderemo per sapere se, forse, si può fare un disco, con tutto che i dischi ormai, già lo sai. ma non voglio sembrare scoraggiato, anzi. ho ricevuto un paio di mail che mi hanno aiutato a capire qualcosa. e lollo e tom non si stancano mai di farmi capire che loro vogliono andare avanti. anche se poi me lo scordo e ho bisogno di capirlo di nuovo.

pare sia solo un problema di crederci. può essere. mi dicono che a 35 (anche se ne ho 36) non puoi continuare a fare quello che non ci crede, come se adesso fosse l'ultimo momento utile per crederci. magari è vero.

mercoledì 16 maggio 2012

live e a-live

per i due lettori di questo blog, metti che uno dei due è ligure:


per l'altro lettore, che forse è di milano:

martedì 24 aprile 2012

no, quattro

tre pezzi

nell'ordine, sigarette (mabbasta, quante volte l'ho postata?), l'alcolista - che dovrebbe essere nuova e inedita, se non mi sono del tutto rincoglionito - e di nuovo riccardo in versione ovetto e ukulele.

registrate a milano dall'ipad di rampsi, che però ha ben pensato di coVVompeVe alcuni file sicché per poterli encodare e mettere su youtube è stata una faticaccia che era meglio se vi raccontavo i tre video a parole.

che poi, appunto, a parole: sigarette è venuta peggio del solito, l'alcolista bene se non ci fossimo fermati all'inizio del ritornello (ma nel video lo stop è stato segato via) e riccardo boh, quasi miracolosamente meglio di quel che credevo.





venerdì 20 aprile 2012

un elenco

parole, numeri, simboli... la lista della spesa?


inutile giocare a fare i misteriosi, si capisce benissimo cos'è. vale la pena notare che nessuna di queste canzoni ha la benché minima speranza di essere registrata e uscire entro quest'anno. 

ma dai!

il titolo dice tutto


cattiveria

le due foto, se non ricordo male, sono di rumika.





















il naso storto e la pelata invece sono tutti miei :P

lunedì 16 aprile 2012

J4CUZA tour

foto di elisa tacchinardi

venerdì 13 aprile, ore 14, come concordato con tom, arrivo alla stazione nomentana per prendere il trenino, direzione fiumicino aeroporto e, da lì, milano linate. abbiamo in programma di suonare al calisto cafè di vailate, la sera stessa, e sabato all'arci metissage di milano. l'anticipo non è enorme ma non potevo prevedere di trovare un treno guasto fermo in stazione. piove e la gente se ne sta a fumare e sbuffare sotto la tettoia mentre ogni tanto un tizio di trenitalia corre su e giù con l'aria indaffarata. non ho foto della situazione perché ero già troppo nervoso per mettermi a fotografare.

saliamo su un treno che passa circa 45 minuti dopo, ormai in ritardo colossale sulla chiusura del check-in a fiumicino. unica speranza, il web check-in che faccio dal minuscolo schermo tattile del mio inaffidabile catorcio android. miracolosamente va. all'aeroporto ci fanno un po' di storie per la custodia gialla della chitarra gialla che ho deciso di portare con me, ovvero la splendida telecaster di lollo. la custodia del dobro di tom è quasi più grossa ma a quanto pare il nero snellisce e nessuno se la caga. il codice della prenotazione del volo era un misteriosissimo J4CUZA sicché trovo molto appropriato che all'imbarco ci venga chiesto se siamo per caso "quelli di tokyo". no, non siamo di tokyo ma saliamo lo stesso sull'aereo. dopo qualche minuto tutti i posti liberi intorno a noi si riempiono di giapponesi e la rivista di alitalia ci accoglie con una bella copertina, e un articolo all'interno, dedicati al giappone. peccato che dopo un'oretta ci ritroviamo a sbarcare veramente a linate e non a tokyo. 

disappunto.

l'organizzazione del concerto a vailate, curata da guido oriani, è impeccabile. a un livello quasi maniacale. come fonico troviamo luca, già conosciuto l'anno scorso al miami, con il quale si chiacchiera piacevolmente di cose di musica. vi consiglio anche di ascoltare il disco del suo gruppo, i the please. finito di suonare dormiamo a casa di gianluca ed eleonora (spero di aver ricordato bene i nomi), che ci mettono a disposizione il loro comodissimo letto matrimoniale e se ne restano a dormire in soggiorno. eroici. sabato mattima, di nuovo con guido fino a milano, poi un abbraccio e passiamo nelle mani del nostro secondo organizzatore, fabio "kenobit" bortolotti, che però già conosco da un bel po' di tempo.


casa di fabio sarà la nostra base operativa fino all'alba di domenica. nel mezzo, c'è tempo per una visita al duomo e a una mostra di disegni di klimt. nel tardo pomeriggio ci presentiamo in casa babich per sottrarre al nostro amico il suo pesantissimo pianoforte roland, che entra nella macchina di fabio solo dopo una buona mezzora di calcoli e ingegneristica applicata ai sedili. 

mentre, ovviamente, piove.


il metissage è un posto meno piccolo di quel che credevo, comunque ospitale e raccolto. kenobit crea un po' di atmosfera con il suo tenori-on, chiara (non fatemi spiegare chi è) mantiene l'ordine con pugno di ferro e ci fa compilare i moduli per la tessera arci. l'impiato mi pare funzioni a dovere, la mia influenza è ormai quasi passata (ma uno spruzzo nel naso lo faccio uguale), gli ospiti ci sono tutti, anzi, sono più del previsto. abbracci e strette di mano, un po' di sudore, si comincia.

non mi dilungo sul dopo-concerto, passato con gli amici, che tanto chi deve sapere già sa. ringrazio di nuovo guido e fabio, che hanno fatto veramente un lavorone. ringrazio tom, senza il quale queste esperienze di viaggio non sarebbero così belle e divertenti - ti devo dei soldi, amico. e ringrazio la pioggerellina di milano, che secondo me ci sta tutta.

il C64 di kenobit, per finire, che è troppo figo


giovedì 5 aprile 2012

maggio ad aprile

idea forse un po' stupidina, che abbiamo avuto provando maggio con tom per i due concerti al nord della prossima settimana. a me pare divertente, considerato che l'originale è lagnosa assai. la si tenne? boh.

mercoledì 21 marzo 2012

otello

vedi che succede a guardare un video di colapesce su youtube? che poi a fianco ci sta questa cosa:

   

che bellina che è.

sabato 10 marzo 2012

sul balcone

ecco il video sul balcone, realizzato da giuseppe palmisano sul balcone di perry novak, a lecce, e pubblicato oggi su DLSO.

mercoledì 7 marzo 2012

appendice

ho trovato (anche se non l'avevo) il tempo di ascoltare, sistemare e mettere su soundcloud altri due pezzi suonati all'arci tressett di giovinazzo. eccoli.




e un'altra foto del posto, che non guasta, credo.


martedì 6 marzo 2012

aspirina tour

il 3 e il 4 marzo io e tom siamo andati a suonare in puglia. già in treno, andando verso bari, inizio a stare male, senza capire cosa ho: un po' di mal di gola, un po' di mal di schiena, un discreto male alle gambe. arrivati a bari, come prima cosa, compro aspirina e tachipirina in farmacia. per fortuna i ragazzi di substrati (l'associazione culturale che ci ha invitato) sono di una gentilezza a tratti quasi eccessiva e la serata non sarebbe potuta andare meglio. mangiamo le bontà cucinate da barbara, suoniamo contenti, c'è gente che ci ascolta.

facciamo molti pezzi inediti, quelli che stiamo preparando per il disco nuovo. tipo questo, che si chiama seppellito.


la registrazione è opera di pierpaolo e fabiana, che ringrazio. ovviamente facciamo anche vari pezzi già usciti su disco, tipo sigarette.




il giorno dopo abbiamo il tempo di fare un giro a bari vecchia con i nostri deliziosi ospiti (gaetano e salvatore): a tom piace tantissimo gironzolare per posti che non conosce. io respiro l'aria a me familiare delle città del sud, che fa sempre bene.

a ora di pranzo, treno per lecce, pomeriggio ancora in giro insieme a giuseppe, che infine ci porta a casa di perry per registrare un video sul balcone per la simpatica serie di IOSuONOFUORI. Credo lo vedremo e lo vedrete la settimana prossima.

viene quindi a prenderci il gentilissimo angelo dell'arci rubik di guagnano. aperitivo a base di pizza e polpette, che per quanto mi riguarda vale da cena. arriva anche un po' di gente, che però dopo va via. breve siesta nell'appartamento dove passeremo la notte, quindi torniamo al rubik per fare un line check e suonare. iniziamo tardi, quando finalmente si fanno vivi alcuni sparuti spettatori. tom si stupisce che io riesca a cantare davanti a così poca gente. in realtà tengo gli occhi chiusi per la maggior parte del tempo, faccio finta di star bene e canto finché della mia gola non rimane che una poltiglia dolorante. provo a far battute che non fanno ridere nessuno.

alla fine davanti al palco c'è solo angelo e una coppia di ragazzi con i quali inizio a dialogare: chiedo loro che pezzi vogliono ascoltare e decidiamo insieme la fine della scaletta. gianluca e giovanna, se ricordo bene i nomi. spero di sì, e se mi sono sbagliato chiedo scusa in anticipo.

il viaggio di ritorno è la cosa più stancante: sveglia presto, treno locale da guagnano a lecce. nuovo giro in centro, questa volta con la chitarra in spalle e sotto la pioggia. attesa in stazione. treno, panino, ipod, sonnellino scomodo. autobus stracolmo. casa. doccia. risveglio. mal di testa. cose a cui pensare.

ciao.







mercoledì 15 febbraio 2012

l'elettrica

stasera abbiamo fatto prove elettriche con tom, per i concerti a marzo in puglia. che ovviamente avevo detto che sarebbero stati acustici e ovviamente adesso dovrò scusarmi e dire che non lo sono più e vabbeh.

siccome erano anni che non provavo i pezzi in questo modo ci ho provato un po' gusto. e grazie al fatto che tom registra tutto, perché poi fa i compiti a casa, posso mettere qui le registrazioni.


toh. (la pila di icone giganti degli occhiali sul mappamondo è orenda, lo so)

martedì 14 febbraio 2012

val cristallina

quando me lo chiedono, dico sempre che dal 2005 al 2010 non ho scritto nulla, non ho provato a fare canzoni nuove. non è vero, però, non del tutto. ci ho provato ma ne vennero fuori pochissime, credo anche bruttine. col passare del tempo, riascoltandoli, questi pezzi hanno acquistato per me un valore, più o meno come le foto. nel 2006 ho vissuto in un appartamento vicinissimo al cantiere della nuova linea della metro, in via val cristallina. infissi sfondati, rumore di ruspe giorno e notte - e altri guai che non vi elenco. questa era la vista dal balcone:

in quell'anno ho registrato i provini di due pezzi, intitolati "tra pochi giorni" e "maledetto cantiere". il primo non ho mai avuto il coraggio di farlo sentire ad anima viva perché temevo che il testo potesse sembrare vagamente omofobico. ora, so di non essere omofobo ma non so onestamente cosa volessi dire o comunicare con questa canzone. problema che, volendo, potrei pormi per qualunque canzone che ho scritto visto che per me, almeno quando inizio a scrivere una canzone, i testi hanno un valore di puro e semplice placeholder metrico/sonoro. mi piace come suonano certe parole, tutto qui. maledetto cantiere, invece, non l'ho mai pubblicata perché è il solito pezzo involuto, cupo, noioso, ripetitivo. ne ho fatti decine così. e poi è cantato con una voce che, vabbeh, ascoltatelo.

buon san valentino.